IPOCONDRIA

CHE COS’è?

L’ipocondria è l’eccessiva e infondata preoccupazione per la propria salute. Qualsiasi sintomo fisico, anche lieve, viene interpretato come segno di patologia. Chi presenta questo disturbo viene solitamente considerato “malato immaginario” o ipocondriaco, a causa delle sue convinzioni infondate di essere malato.
La prevalenza dell’ipocondria comprende tra l’1,3 % ed il 10% della popolazione, mentre considerando le persone ricoverate in ambulatori medici le percentuali vanno dal 3 all’8 % (Fonte: DSM – 4, 2000).

 

QUALI SINTOMI COMPORTA?

Per una corretta diagnosi del disturbo d’ansia per la salute è necessario riscontrare la presenza di alcuni tratti specifici:

  • Preoccupazione di avere o contrarre una grave malattia.
  • I sintomi somatici non sono presenti o, se presenti, sono di lieve intensità. Se è presente un’altra condizione medica o vi è un rischio elevato di svilupparla, la preoccupazione risulta eccessiva o sproporzionata.
  • È presente un elevato livello di ansia riguardante la salute e un alto livello di allarme su questi temi.
  • L’individuo attua eccessivi comportamenti correlati alla salute (come controllare di continuo il proprio corpo alla ricerca di segni di malattia) o presenta un evitamento che potrebbe danneggiare la sua vita quotidiana (evita visite mediche e ospedali).
  • La preoccupazione per la malattia è presente da almeno 6 mesi, anche se la specifica patologia temuta può cambiare nel corso di questo lasso di tempo.

Si evidenziano due tipi di comportamenti tipici, opposti tra loro, che si presentano qualora si soffra di ipocondria:

  • Eccessiva richiesta di assistenza medica.
  • Evitamento dell’assistenza medica.

Il disturbo ipocondriaco infatti può portare una persona ad allarmarsi al punto da voler controllare ogni minimo sintomo fisiologico, con la speranza di prevenire le malattie. Viceversa tale preoccupazione può venire volontariamente evitata, per timore di scoprire una grave patologia.
È tipico delle persone che sperimentano il disturbo rivolgersi sempre a centri per la salute fisica, risultando sani a tutti i controlli. Alcuni medici possono reagire negativamente, a causa dell’insistenza nelle richieste dei pazienti, creando incomprensioni.

 

SOLUZIONI: COME SI AFFRONTA IL PROBLEMA?

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il disturbo d’ansia da malattia (Fonte: National Institute for Health and Clinical Excellence, NICE, 2011).

La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia può essere nei casi gravi anche di tipo farmacologico, integrando l’approccio farmacologico con quello psicoterapico.

 

COME LO AFFRONTA LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE?

Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia cognitivo-Comportamentale è volto a sostituire l’idea che i sintomi sperimentati siano generati da una grave malattia, costruendo un’ipotesi alternativa, più adeguata e vicina alla realtà. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i cicli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, relazionali e sociali con un graduale miglioramento della qualità della vita.