DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
CHE COS’è?
Il disturbo d’ansia generalizzato è un disturbo d’ansia caratterizzato da una cronica condizione di stress e da uno stato di preoccupazione costante per molte situazioni diverse che risulta eccessivo in intensità durata o frequenza rispetto alla probabilità o alle conseguenze degli eventi temuti.
Si definisce l’ansia come “generalizzata” perché riguarda numerosi eventi e situazioni.
Tutti possiamo essere ansiosi in certe circostanze della vita. L’ansia di chi soffre di questo disturbo tende però ad essere eccessiva, dilagante, poco controllabile e a disturbare notevolmente il funzionamento normale. L’ansia non patologica è invece collegata a un fattore di stress, ad esempio un lutto, una malattia fisica, il perdere una relazione sentimentale importante o il lavoro. Inoltre, tende ad essere limitata nel tempo, mentre la tendenza a preoccuparsi nel disturbo d’ansia generalizzato è presente fin dall’adolescenza o inizio età adulta.
QUALI SINTOMI COMPORTA?
Caratteristica del Disturbo d’Ansia Generalizzata è la manifestazione di sintomi ansiogeni protratti nel tempo, anche in assenza di veri e propri fattori o eventi esterni che li scatenino. Tali sintomi ansiogeni consistono in irrequietezza, nel sentirsi “con i nervi a fior di pelle”, costante affaticamento, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, facile irritabilità, tensione muscolare e alterazioni del sonno (difficoltà nell’addormentamento, nel mantenimento o nella soddisfazione generale del sonno).
Tali segni sono normali in certe situazioni di stress o in particolari periodi di vita, se transitori, ma costituiscono un disturbo d’ansia generalizzata quando si manifestano tre (o più) di questi sintomi con frequenza quasi giornaliera, in modo continuativo per almeno sei mesi.
Ne risulta che l’individuo ha difficoltà a controllare la preoccupazione, manifesta un significativo disagio e una compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo, nella famiglia e nelle aree più importanti della sua vita.
L’elemento centrale del disturbo è il rimuginio, ovvero il continuo pensare e ripensare agli eventi negativi che potrebbero capitare, con l’obiettivo di prevederli, prevenirli e prepararsi a affrontarli. Il rimuginio riguarda la preoccupazione verso eventi futuri, percepiti come pericolosi, per i quali l’individuo sente la necessità di prepararsi, di trovare le soluzioni possibili per gestire queste minacce. Le persone con Disturbo d’Ansia Generalizzata percepiscono il rimuginio come incontrollabile, non riescono a interromperlo sebbene avvertano un aumento del malessere correlato a tale stile di pensiero. Il rimuginio tuttavia viene visto dalla persona ansiosa come una valida arma contro i suoi sintomi: dato che idee e preoccupazioni pervasive emergono nella sua mente in continuazione, rimuginando l’individuo ha l’impressione di potersi preparare ad affrontare la situazione e di sentirsi quindi maggiormente sicuro. In realtà però è proprio l’atto del rimuginare ad accrescere ulteriormente i sintomi ansiosi, creando un vero e proprio circolo vizioso che si autoalimenta.
SOLUZIONI: COME SI AFFRONTA IL PROBLEMA?
Le linee guida NICE (National Institute for Health and Clinical Excelence, 2011) indicano per il trattamento del Disturbo d’Ansia Generalizzato la Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT) e il training di rilassamento in quanto queste terapie hanno evidenziato prove di efficacia.
COME LO AFFRONTA LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE?
La Terapia Cognitivo Comportamentale agisce rendendo il soggetto consapevole dei propri pensieri disfunzionali e riducendone nel concreto lo stato di preoccupazione. Inoltre, si focalizza sull’insegnare al paziente la differenza tra ansia utile e ansia non utile, a riconoscere i pensieri negativi disfunzionali che alimentano e sostengono il circolo vizioso dell’ansia. Durante il percorso terapeutico si punta all’aumento delle capacità di tollerare l’incertezza e sull’analisi della reale probabilità con cui si possano manifestare gli eventi negativi temuti. Un altro punto su cui si focalizza la terapia è quello di circoscrivere e affrontare il rimuginio, a favore dell’implementazione di stili di pensiero maggiormente funzionali, come il problem solving. Tra le tecniche utilizzate per il Disturbo d’Ansia Generalizzata vi è inoltre la Mindfulness, una modalità di attenzione consapevole rivolta ai propri processi mentali, senza esprimere un atteggiamento giudicante. Ciò produce un distacco emotivo e un distanziamento dai pensieri ritenuti incontrollabili. Essi vengono riconsiderati per ciò che sono, cioè pensieri, e poi lasciati scorrere nella mente senza elaborazioni, svolgendo le proprie attività quotidiane.